lunedì 25 maggio 2009

Non ti salvare


Non rimanere immobile
sull'orlo della strada
non freddare la gioia
non amare indolente
non ti salvare ora
nè mai
non ti salvare
non riempirti di calma
non tenerti del mondo
solo un angolo quieto
non chiudere le palpebre
pese come sentenze
non restare senza labbra
non dormire senza sonno
non pensare senza sangue
non giudicare senza tempo
ma se
malgrado tutto
non lo puoi evitare
e raffreddi la gioia
e ami con indolenza
e ancora ti salvi
e ti riempi di calma
e tieni del mondo
solo un angolo quieto
e lasci cadere le palpebre
pese come sentenze
e ti asciughi senza labbra
e dormi senza sonno
e pensi senza sangue
e giudichi senza tempo
e immobile ti fermi
sull'orlo della strada
e ti salvi
allora
non restare con me.

Da "Poesie degli altri" di Mario Benedetti, poeta urugaiano morto il 17 maggio, fondatore del Movimento 26 Marzo in opposizione al regime militare (1973/1986) e quindi esule a Cuba e Spagna.