Entro mercoledi Stefano Bonacini (PD) mi conferma appuntamento x 15 o 17 mattina e vi farò sapere in tempo reale, in modo da organizzarci in piccola falange macedone che gioca a "chi ci sta mette il dito qua sotto"...Nel frattempo vorrei sgombrare il campo da alcuni pregiudizi, che sto rilevando nella mia personale via crucis prenatalizia, perquindi :
Prima di cominciare una partita all'amico del giaguaro o a risiko cosa si fa di solito? prima ci si presenta al tavolo da gioco ( post iniziale "Le amiche.."), poi si guarda il regolamento,se esiste, ( post "Wikipedia") e si concordano le regole dettagliate tutti insieme (post "Proposta") e alla fine si comincia a giocare( auspicabilmente dopo la festa spartiacque del 21 dicembre).
Chi volesse usare gli incontri prossimi venturi x regolamenti di conti o beghe del passato piscia fuori di brutto...quando comincierà il gioco vero, si parlerà di programmi e contenuti, idee per progettare il futuro prossimo e remoto. E lì ogni soggetto che aderisce parlerà liberamente, magari con concretezza e fantasia, secondo le regole della nostra proposta, o altra, se viene condivisa collegialmente. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, insomma.
Non mi interessa da dove viene, o curriculum politici personali, chiunque deciderà di mettere il dito sotto la mano sinistra di una coalizione progressista, riformista, laburista o comunque la vogliamo chiamare... siamo tutti ex qualcosa e personalmente rivendico con orgoglio anche gli eventuali errori commessi nel passato.
Adesso sembriamo tutti un pugile suonato, che ha preso quelle di Sandrone (prima a Bologna, poi alle politiche nazionali ed infine...?... a Roma) e cammina barcollante con la testa girata all'indietro; e ,se mi senti caro Veltroni, dove è stata fatta l'analisi delle varie sconfitte e un ragionamento su come riempire quella voragine che ci separa dal 51%? O ci ritroveremo come star a bere del wiskey al Roxy bar ed a recriminare sul "destino cinico e baro", come l'austero sfortunello Ugo La Malfa dei bei tempi andati. Se sperate che ce la diano a gratis l' Unione Donzelle Cattopportuniste, pigliereste la seconda cantonata storica recente: quante ore ci ha messo Di Pietro a rimangiarsi gli accordi sottoscritti? di più o di meno del giocondo DeGregorio? possibile che sia più affine lui alla storia ed al presente della sinistra, piuttosto che i socialisti, i verdi, ex Pci di vario genere? non ti pare che abbiamo sparso fin troppo seme al suolo, ultimamente? quante amichette di Casini resisteranno alle prime note delle sirene del potere e delle chiappe calde che si tornano a sedere, tutte scoreggione che rimpiangono le poltrone del pifferaio magico, teorico del piduismo applicato al Grande Nulla progettuale.
Vi auguro buona domenica con una sincera esortazione: lasciamo la destra a parlare al basso ventre e al portafoglio della vecchia "maggioranza silenziosa", noi riproviamo a cantare le nostre nuove strofe al cuore ed ai neuroni addormentati e dimenticati (caro Ilya, anch'io distinguo la palude dell'astensionismo dalla latrina del qualunquismo), nel lobo sinistro del nostro cervello.
con trepida fiduciosa attesa Lafayette
Prima di cominciare una partita all'amico del giaguaro o a risiko cosa si fa di solito? prima ci si presenta al tavolo da gioco ( post iniziale "Le amiche.."), poi si guarda il regolamento,se esiste, ( post "Wikipedia") e si concordano le regole dettagliate tutti insieme (post "Proposta") e alla fine si comincia a giocare( auspicabilmente dopo la festa spartiacque del 21 dicembre).
Chi volesse usare gli incontri prossimi venturi x regolamenti di conti o beghe del passato piscia fuori di brutto...quando comincierà il gioco vero, si parlerà di programmi e contenuti, idee per progettare il futuro prossimo e remoto. E lì ogni soggetto che aderisce parlerà liberamente, magari con concretezza e fantasia, secondo le regole della nostra proposta, o altra, se viene condivisa collegialmente. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, insomma.
Non mi interessa da dove viene, o curriculum politici personali, chiunque deciderà di mettere il dito sotto la mano sinistra di una coalizione progressista, riformista, laburista o comunque la vogliamo chiamare... siamo tutti ex qualcosa e personalmente rivendico con orgoglio anche gli eventuali errori commessi nel passato.
Adesso sembriamo tutti un pugile suonato, che ha preso quelle di Sandrone (prima a Bologna, poi alle politiche nazionali ed infine...?... a Roma) e cammina barcollante con la testa girata all'indietro; e ,se mi senti caro Veltroni, dove è stata fatta l'analisi delle varie sconfitte e un ragionamento su come riempire quella voragine che ci separa dal 51%? O ci ritroveremo come star a bere del wiskey al Roxy bar ed a recriminare sul "destino cinico e baro", come l'austero sfortunello Ugo La Malfa dei bei tempi andati. Se sperate che ce la diano a gratis l' Unione Donzelle Cattopportuniste, pigliereste la seconda cantonata storica recente: quante ore ci ha messo Di Pietro a rimangiarsi gli accordi sottoscritti? di più o di meno del giocondo DeGregorio? possibile che sia più affine lui alla storia ed al presente della sinistra, piuttosto che i socialisti, i verdi, ex Pci di vario genere? non ti pare che abbiamo sparso fin troppo seme al suolo, ultimamente? quante amichette di Casini resisteranno alle prime note delle sirene del potere e delle chiappe calde che si tornano a sedere, tutte scoreggione che rimpiangono le poltrone del pifferaio magico, teorico del piduismo applicato al Grande Nulla progettuale.
Vi auguro buona domenica con una sincera esortazione: lasciamo la destra a parlare al basso ventre e al portafoglio della vecchia "maggioranza silenziosa", noi riproviamo a cantare le nostre nuove strofe al cuore ed ai neuroni addormentati e dimenticati (caro Ilya, anch'io distinguo la palude dell'astensionismo dalla latrina del qualunquismo), nel lobo sinistro del nostro cervello.
con trepida fiduciosa attesa Lafayette